L’ozono è una molecola formata da tra atomi di ossigeno (O3) ed è un componente naturale dell’atmosfera. Si forma ad una notevole distanza dalla crosta terrestre, nella stratosfera, quindi a circa 30 km dal suolo, in seguito all’azione dei raggi ultravioletti solari sull’ossigeno. Oltre all’azione dei raggi ultravioletti, la creazione di ozono viene innescata dai temporali (il fulmine innesca un effetto corona), in grado di dare l’energia necessaria affinché 3 molecole di ossigeno diventino 2 molecole di ozono secondo la seguente reazione chimica: 3O 2 ~ = 2O 3. L’ossigeno, ma soprattutto l’ozono, è in grado di assorbire i raggi ultravioletti solari, con un meccanismo (effetto Urey) che è indispensabile per la vita sulla terra: questi raggi essendo ricchi di energia, se non venissero filtrati, determinerebbero la denaturazione delle proteine e la distruzione di ogni forma di vita. L’ozono fu scoperto dal chimico tedesco Christian Friedrich Schönbein nel 1840 che lo chiamò così dal greco, ozine: “che ha odore” dal momento che questo gas ha un odore pungente e caratteristico. Omero nell’Iliade scrive che dopo il temporale, l’aria ha un odore pungente. A dir la verità sia i greci, che i fenici, che altre civiltà conoscevano già le sue proprietà. Gli egizi usavano olio d’oliva ozonizzato come cosmetico, come profumatore e anche per curare la pelle e le piaghe, come testimonia il papiro di Ebers.